Alessio Cotugno

Alessio Cotugno è ricercatore Marie Curie presso la University of Warwick (UK), dove lavora a un progetto di ricerca su Sperone Speroni. Si è laureato in Storia della lingua italiana all’Università Ca’ Foscari Venezia discutendo una tesi sul vocabolario critico nei volgarizzamenti cinquecenteschi della Poetica aristotelica (relatore prof. Francesco Bruni). Ha quindi conseguito un dottorato di eccellenza in Filologia (“Il testo tra filologia e storia”, XIX ciclo) presso l’Università di Napoli “Federico II” e l’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze (SUM), con una tesi sulla traduzione in ottave delle Metamorfosi ovidiane di Giovanni Andrea dell’Anguillara, sotto la guida del prof. Alberto Vàrvaro. Tra il 2008 e il 2013 è stato assegnista di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari Venezia e, come docente a contratto, ha insegnato discipline del settore della Linguistica italiana presso diversi atenei. Dirige una collana sul lessico italiano per l’editore Marcianum Press (Venezia), i cui primi volumi vedranno la luce nel 2016, ed è nel comitato di redazione degli Annals of the University of Craiova. Series Philology. Linguistics. Si interessa principalmente di volgarizzamenti (in prosa e in versi, soprattutto da Aristotele e Ovidio), delle teorie della traduzione e delle forme del discorso filosofico in volgare nel Rinascimento, di aspetti linguistici dell’Aristotelismo rinascimentale in volgare e dei suoi interpreti maggiori (Speroni, Piccolomini e Castelvetro), di storia del lessico intellettuale.

Tra le sue pubblicazioni in questi àmbiti figurano l’edizione critica e commentata delle Metamorfosi di Anguillara, di prossima uscita presso la collana “Cinquecento. Testi e studi di Letteratura italiana” dell’editore Vecchiarelli; “Quelle note che gli stampatori domandan rampini”. Su una scelta lessicale ed esegetica di Alessandro Piccolomini, in «Studi linguistici italiani» II 2015, in c.s.; Le Annotationi di Piccolomini e la Poetica di Castelvetro a confronto: tecnica argomentativa, vocabolario critico, dispositivi esegetici, in Forms of Conflict and Rivalries in Renaissance Europe, a c. di D. A. Lines, M. Laureys, J. Kraye, Göttingen, V&R Unipress – Bonn University Press, 2015, pp. 161-206; Osservazioni linguistiche sull’Instru­mento de la filosofia di Alessandro Piccolomini (1551). Testualità, lessico, procedimenti espositivi, in “Aristotele fatto volgare”. Tradizione aristotelica e cultura volgare nel Rinascimento, a c. di D. A. Lines ed E. Refini, Pisa, Ets, 2014 (ma 2015), pp. 99-148; Piccolomini e Castelvetro traduttori della Poetica (con un contributo sull’esegesi aristotelica nel Cinquecento), in «Studi di Lessicografia Italiana», XXIII, 2006, pp. 113-219; Rinascimento e Risorgimento (secc. XVIII-XIX), in «Lingua e stile», II, 2012, pp. 265-310. Sta lavorando a una monografia su Sperone Sperone, sui cui Dialogi ha in preparazione due contributi. È di prossima uscita un profilo monografico sulla parola Rinascimento.

 

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